Codice etico

 2025-11-06

Il presente documento contiene i principi del codice etico adottato dalle redazioni delle collane pubblicate tramite il servizio Alma Diamond Books (di seguito per brevità “Servizio”) che ne fanno espressa menzione all’interno delle proprie policy, rimandando a questa pagina.

Per maggiori informazioni e dettagli si rinvia alle policy di ciascuna collana.

AlmaDL si impegna al periodico aggiornamento del codice etico e delle politiche editoriali e delle collane pubblicate tramite il Servizio, anche alla luce di nuove raccomandazioni e linee guida (ultimo aggiornamento novembre 2025).

Quando in questo documento, unicamente a scopo di semplificazione, è usato il maschile, la forma è da intendersi riferita in maniera inclusiva a tutte le persone che operano nell’ambito della comunità scientifica.

Il codice etico delle collane pubblicate tramite il servizio Alma Diamond Books è redatto nel rispetto delle Linee guida elaborate dal Committee on Publication Ethics (COPE), in particolare alle COPE Core Practices e ai suoi principi di trasparenza e best practice nell’ambito delle pubblicazioni scientifiche.

Il presente documento disciplina i doveri e le responsabilità che competono alle diverse parti coinvolte: redazione, autori e revisori.

Ogni redazione di collana, composta da una direzione e/o comitato direttivo e da un comitato redazionale, struttura autonomamente la composizione dei propri organi e i relativi ruoli coinvolti all’interno del processo editoriale. Ogni membro della redazione deve conoscere e applicare i principi etici del presente documento.

Alma Diamond Books garantisce la pubblicazione di ciascuna collana nel rispetto dei principi del codice etico e si impegna a fornire gli strumenti tecnici e le infrastrutture utili a garantirne l’applicazione, ad esempio mettendo a disposizione un sistema per la rilevazione del plagio. Il Servizio monitora le migliori pratiche etiche nell’ambito della letteratura scientifica e propone alle redazioni, anche attraverso percorsi formativi dedicati, aggiornamenti al presente documento.

1 Supervisione etica

Nell’ambito delle attività di ricerca scientifica vari aspetti potrebbero generare criticità di carattere etico, di seguito alcuni esempi:

  • consenso alla pubblicazione;

  • pubblicazioni che riguardano gruppi vulnerabili della popolazione;

  • metodologie etiche nell’ambito di ricerche che prevedono l’impiego di soggetti umani e/o animali;

  • gestione di dati confidenziali e di pratiche nel settore del business/marketing.

Tutti coloro che partecipano a vario titolo e nell’ambito delle proprie responsabilità al processo editoriale, si impegnano ad attenersi alle migliori pratiche per prevenire o intervenire su qualsiasi problema di ordine etico che possa emergere dall’attività di ricerca.

I principi enunciati nella Dichiarazione di Helsinki dovrebbero sempre guidare la ricerca condotta con il coinvolgimento di soggetti umani (o di materiale e dati prodotti tramite il loro coinvolgimento), stabilendo i criteri fondamentali da osservare per garantire il rispetto dei diritti inalienabili di ogni persona. Sebbene la dichiarazione nasca nell’ambito della ricerca medica, le linee generali che indica possono essere applicate a tutti gli ambiti della ricerca.1

Se rilevante, le ricerche dovrebbero essere approvate da un comitato etico dedicato (Independent Ethical Committee o Institutional Review Board), e gli autori dovrebbero includere una dichiarazione all’interno del testo che dettagli tale approvazione, includendone il numero identificativo e il nome del comitato coinvolto. L’identità dei soggetti della ricerca deve sempre essere opportunamente anonimizzata, ove possibile. Nel caso di ricerche che coinvolgono soggetti umani, deve essere richiesto e ottenuto il consenso informato alla partecipazione dei singoli soggetti (o dei loro tutori legali).

2 Peer Review

La peer review, o revisione tra pari, è uno strumento fondamentale per la gestione di collane scientifiche di qualità: garantisce la correttezza, l’integrità, la trasparenza e la qualità della ricerca scientifica.

Ogni collana esplicita chiaramente all’interno delle proprie policy il sistema di peer review adottato e le modalità di gestione del processo.

Gli attori coinvolti garantiscono il rispetto dell’anonimato se previsto, la riservatezza e la correttezza nella gestione dei testi proposti alla collana durante tutte le fasi del processo di revisione. Viene garantita inoltre la riservatezza di ogni informazione ottenuta durante gli scambi professionali e di ricerca; al termine della revisione, il parere motivato dei revisori viene comunicato agli autori.

Consultare l’apposita sezione “Processo di Peer Review / Peer Review Process” nelle policy delle singole collane per maggiori informazioni sulla tipologia di peer review scelta e sulle modalità di gestione del processo di revisione.

2.1 Redazione

La direzione e/o comitato direttivo si assume la responsabilità del processo e decide di accettare o rifiutare la pubblicazione di un testo in base alla pertinenza e originalità del lavoro, affidandosi al giudizio di revisori altamente qualificati.

Inoltre, la direzione e/o comitato direttivo si impegna ad assicurare la qualità del materiale pubblicato sulla collana e ha il dovere di vigilare sul rispetto dei principi del presente codice etico, intervenendo nei casi di violazione, anche sospetta, sia per i lavori pubblicati che per quelli non ancora pubblicati. Per maggiori informazioni si veda la sezione Gestione di errori e negligenze.

La redazione nel suo insieme opera nel rispetto delle policy pubblicate sulla pagina della collana; garantisce che vengano selezionati revisori adeguati e competenti per valutare i lavori e si impegna ad assicurare che la procedura di referaggio sia corretta, imparziale e puntuale. Si impegna a comunicare tempestivamente ai revisori eventuali eccezioni e deviazioni rispetto a quanto previsto nelle politiche editoriali e a comunicare tempestivamente all’autore le motivazioni di un eventuale rifiuto.

La redazione si impegna a fornire suggerimenti agli autori riguardo l’accuratezza, completezza e chiarezza nell’esposizione della loro ricerca, oltre che indicazioni redazionali concernenti l’applicazione delle norme editoriali.

La redazione assicura l’integrità del processo di peer review: quando previsto, si impegna nel mantenere anonima l’identità di autori e/o revisori e garantisce che siano preservate la confidenzialità e la riservatezza dei testi proposti alla collana. Viene inoltre garantita la riservatezza di ogni informazione ottenuta durante gli scambi professionali e di ricerca, ad esempio lo stato di una determinata proposta. La redazione si impegna nella conservazione a lungo termine delle schede di revisione.

Infine, la redazione valuta il contenuto scientifico dei lavori a prescindere da genere, orientamento sessuale, fede religiosa, origine etnica, cittadinanza e orientamento politico degli autori. Ogni decisione assunta dalla redazione avviene nel rispetto dei vincoli di legge, in particolare per quanto riguarda la violazione dei diritti d’autore, il plagio e la diffamazione.

È responsabilità della redazione impedire che eventuali conflitti di interessi possano compromettere l’integrità della peer review. La redazione si impegna a richiedere dichiarazione di eventuali conflitti di interessi ad autori, revisori e altri membri della redazione. Per una più ampia trattazione dell’argomento si veda la sezione Conflitto di interessi.

Secondo le linee guida COPE sulla necessità di applicare modifiche ai commenti dei revisori, si prevede la possibilità che la redazione, in presenza di revisioni che utilizzano tono o linguaggio non adeguati, possa applicare correzioni alle revisioni esito del processo di peer review. I revisori devono essere informati di ogni modifica o applicare essi stessi le modifiche necessarie, senza in alcun modo alterare l’opinione professionale emersa precedentemente dalla raccomandazione.

La redazione si impegna inoltre a pubblicare correzioni, chiarimenti, ritrattazioni e scuse quando necessario, si veda la sezione sulla Gestione di errori e negligenze.

2.2 Revisori

Nel rispetto delle linee guida per i revisori del COPE, di seguito alcuni dei doveri e delle responsabilità dei revisori.

I revisori dovrebbero accettare l’incarico solo se pensano di avere le competenze necessarie per portare a termine la revisione di un determinato testo e dovrebbero astenersi in caso contrario, in modo che un altro revisore possa essere coinvolto dalla redazione.

I revisori dovrebbero accettare l’incarico solo se pensano di poter restituire la revisione nei tempi concordati. Se non è possibile rispettare i tempi stabiliti occorre informare tempestivamente la redazione al fine di ridurre l’impatto sul flusso editoriale e non rischiare di danneggiare l’autore.

Ai revisori è garantita assistenza e orientamento su tutto ciò che concerne il loro operato, inclusa la necessità di mantenere la riservatezza sui materiali ricevuti.

I revisori sono tenuti a rispettare la riservatezza del processo di peer review: informazioni o idee ottenute durante questo processo sono confidenziali e non possono essere in alcun modo usate a proprio vantaggio.

Ai revisori è richiesto l’uso di un linguaggio consono e di astenersi dall’esprimere critiche personali nei confronti dell’autore, al contrario si richiede l’impegno nel fornire raccomandazioni costruttive con l’obiettivo di aiutare l’autore a migliorare il proprio lavoro.

I revisori sono tenuti a dichiarare qualsiasi potenziale conflitto di interessi prima di accettare la revisione del testo. Si veda la sezione Conflitto di interessi.

I revisori sono incoraggiati a commentare l’originalità del testo e sorvegliare sulla possibile presenza di pubblicazioni simili o eventuali casi di plagio. Avviseranno la redazione sull’insorgenza di questioni legate a proprietà intellettuale, plagio o qualsiasi eventuale dubbio circa la legislazione o convenzioni esistenti in materia di proprietà intellettuale. Dovrebbero inoltre comunicare alla redazione eventuali problemi etici rilevati, si veda in proposito la sezione sulla Gestione di errori e negligenze.

I revisori dovrebbero infine contribuire a collaborare nell’identificazione di possibili pubblicazioni rilevanti che non sono state citate dagli autori.

2.3 Autori

Gli autori assumono la piena responsabilità dei lavori che sottopongono alla collana, in particolare garantendone l’originalità. Si veda in particolare la sezione Impegni degli Autori e attribuzione di autorialità.

Gli autori devono sempre dichiarare le fonti utilizzate e fornire dettagli esaustivi circa le citazioni delle opere su cui si basa la loro ricerca. Agli autori è chiesto di fornire i dati grezzi connessi al lavoro presentato alla collana per il processo editoriale, e di conservarli per un tempo ragionevole successivamente alla pubblicazione del testo, garantendone l’accessibilità. Si veda la Data Policy del servizio Alma Diamond Books.

I manoscritti dei lavori proposti per la valutazione non devono di norma essere sottoposti ad altre collane ai fini di pubblicazione

Se previsto dalla collana, gli autori sono tenuti ad anonimizzare i file sottoposti per preservare l’integrità del processo di peer review.

Gli autori sono tenuti a dichiarare l’eventuale utilizzo di software di Intelligenza Artificiale, nei termini e nelle modalità specificate nella sezione Utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Agli autori è chiesto di rispettare le norme redazionali fornite dalla collana, assicurando dunque l’accuratezza nella redazione del proprio testo e della pulizia editoriale, la completezza e la chiarezza dell’impianto argomentativo.

Gli autori sono tenuti a dichiarare qualsiasi potenziale conflitto di interessi al momento della presentazione della proposta. Si veda la sezione dedicata Conflitto di interessi.

L’autore in seguito all’esito della peer review può chiedere spiegazioni e contestare la decisione della redazione. Allo stesso tempo, garantisce completa cooperazione con la redazione in caso di problemi. Si veda la sezione Diritto di replica e dibattito post-pubblicazione.

Si invitano gli autori che hanno beneficiato del processo di peer review a considerare la possibilità di diventare a loro volta revisori, come parte delle loro responsabilità professionali e per contribuire alla sostenibilità del processo di peer review nella comunicazione scientifica.

3 Conflitto di interessi

Un conflitto di interessi si verifica quando un interesse secondario va in qualche modo a interferire con il processo di selezione, peer review e pubblicazione di un testo in una collana. Tali interessi secondari possono essere finanziari, istituzionali o personali e riguardano autori, revisori, direzione e/o comitato direttivo di una collana e i membri dell’intera redazione.

3.1 Redazione

La redazione, sulla base delle linee guida e indicazioni del COPE, si impegna ad assicurarsi che non vi siano conflitti di interessi o controversie che coinvolgano i membri della redazione o della direzione con uno qualsiasi degli autori, revisori, istituzioni e aziende in qualche modo collegati ai testi sottoposti alla collana.

La redazione, inoltre, si impegna a una corretta e trasparente gestione degli eventuali conflitti di interessi che la coinvolgono direttamente o indirettamente.

Se un membro della redazione riscontra un conflitto d’interessi che in qualche modo lo riguarda, si impegna a dichiararlo e ad astenersi dal processo di selezione e pubblicazione del testo in questione.

La redazione si impegna a richiedere a revisori e autori una dichiarazione di eventuali e possibili conflitti di interessi prima della pubblicazione, in modo da poter valutare l’eventuale esclusione di un revisore o della raccomandazione emersa dal processo di revisione, per garantire una valutazione imparziale.

Se la redazione viene informata di un possibile conflitto di interessi in seguito alla pubblicazione, si impegna ad approfondire la situazione con la piena collaborazione di autori e revisori, considerando la possibilità di informare le istituzioni di provenienza delle parti coinvolte. La redazione, in seguito alle indagini svolte, valuterà la gravità dell’omissione da parte di autore o revisore, pubblicando una lettera di chiarimento per i lettori o ricorrendo a correzioni post-pubblicazione e, nei casi più gravi, al ritiro. Vedere la sezione Gestione di errori e negligenze.

Di seguito alcuni esempi che potrebbero generare una situazione di conflitto di interessi. Ciascuna redazione è chiamata a valutare l’esistenza di una effettiva situazione di conflitto di interessi sulla base delle dichiarazioni rese dalle parti coinvolte:

  • un membro del comitato direttivo o della redazione ha una collaborazione in corso o un rapporto personale con un autore che non consente una selezione imparziale del testo;

  • un membro del comitato direttivo o della redazione detiene o ha recentemente ottenuto borse di studio o finanziamenti che vedono il coinvolgimento di un autore;

  • un membro del comitato direttivo o della redazione lavora o ha lavorato nella stessa istituzione dell’autore.

3.2 Revisori

Ai revisori viene chiesta una dichiarazione di eventuali e possibili conflitti di interessi, derivanti ad esempio da finanziamenti di ricerca competitiva, da rapporti di collaborazione o legami con autori, istituzioni o aziende legate in qualche modo al contributo in oggetto. Nel caso di peer review reciprocamente anonima (anche nota come double-blind), i revisori sono invitati a dichiarare l’eventuale riconoscimento dell’autore, evenienza che si può ad esempio verificare in ambiti disciplinari particolarmente specializzati.

I revisori sono invitati a segnalare, anche in modo anonimo, eventuali casi di conflitti di interessi e di collaborare con la redazione per una gestione trasparente di eventuali conflitti di interessi emersi successivamente al processo di peer review.

Di seguito alcuni esempi che potrebbero generare una situazione di conflitto di interessi. Ciascuna redazione è chiamata a valutare l’esistenza di una effettiva situazione di conflitto di interessi sulla base delle dichiarazioni rese dalle parti coinvolte:

  • il revisore ha un rapporto personale con un autore, di cui riconosce l’identità, che non consente una valutazione obiettiva del testo;

  • il revisore collabora o ha collaborato di recente con l’autore del testo in revisione;

  • autore e revisore lavorano o hanno lavorato recentemente presso la stessa istituzione o organizzazione;

  • il revisore sta scrivendo un contributo molto simile o che tratta lo stesso argomento del contributo che è chiamato a revisionare.

3.3 Autori

Gli autori sono tenuti a dichiarare immediatamente eventuali conflitti di interessi finanziari, istituzionali o personali, contestualmente alla presentazione della proposta alla collana.

L’eventuale dichiarazione, nel rispetto dei principi di trasparenza, può essere resa pubblica contestualmente alla pubblicazione del contributo, in modo che i lettori ne siano informati.

Gli autori sono tenuti a dichiarare le fonti di finanziamento per i progetti di ricerca e per l’elaborazione dei lavori. Ogni tipo di finanziamento dovrebbe essere esplicitato all’interno del testo, solitamente nelle note o nella sezione dei ringraziamenti o acknowledgments, e nei metadati descrittivi.

Gli autori sono invitati a collaborare con la redazione per una gestione trasparente di eventuali conflitti di interessi emersi successivamente alla pubblicazione: gravi omissioni, riscontrate dalla redazione, possono portare a correzioni post pubblicazione o, nei casi più gravi, al ritiro. Vedere la sezione Gestione di errori e negligenze.

4 Proprietà intellettuale e diritto d’autore

La redazione garantisce il rispetto della normativa in materia di proprietà intellettuale ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n.633 in tutto il processo editoriale, impegnandosi ad attribuire correttamente l’autorialità di ciascun testo pubblicato nella collana.

Le collane sono pubblicate tramite il Servizio ad accesso aperto e ciascuna collana adotta per i propri contenuti una licenza Creative Commons, che semplifica l’accesso, la diffusione e il riuso dei contenuti. I metadati descrittivi di ciascun volume e testo quali ad esempio titoli, abstract e riferimenti bibliografici sono rilasciati in pubblico dominio secondo i termini della licenza CC0 1.0 Universale.

La redazione si impegna a esplicitare la licenza Creative Commons della collana nella sezione “Policy sull’Accesso Aperto / Open Access Policy” della pagina di informazioni e la sezione “Informativa sui diritti / Copyright Notice” nella pagina per l’invio delle proposte di testo.

La redazione si impegna a inserire su ciascun testo, sul sito e nei singoli file di pubblicazione, la corretta indicazione del diritto d’autore e della licenza Creative Commons.

Il Servizio garantisce la pubblicazione delle collane secondo un modello di Diamond Open Access tale per cui i costi di pubblicazione sono coperti dalle istituzioni che sostengono le collane stesse. Eventuali ulteriori costi di pubblicazione sono chiaramente indicati nella sezione “Costi di pubblicazione / Publication costs” nelle policy di ciascuna collana.

Il Servizio supporta le redazioni per la corretta gestione del diritto d’autore di testi e immagini, in particolare offre un sistema professionale per la rilevazione del plagio e mette a disposizione linee guida e un modello di liberatoria. Eventuali violazioni della proprietà intellettuale saranno gestite sulla base della sezione Gestione di errori e negligenze.

Infine, il Servizio garantisce il monitoraggio e la preservazione dei libri nel tempo grazie all’attribuzione di DOI e tramite specifici accordi di archiviazione.

5 Impegni degli Autori e attribuzione di autorialità

L’autore in fase di presentazione (submission) si impegna a proporre un lavoro originale, che apporti un contributo innovativo nel proprio campo disciplinare e non descriva risultati della ricerca già pubblicati altrove. Inoltre, l’autore si impegna a non riutilizzare parti di propri precedenti lavori e nel caso in cui il lavoro non sia inedito è tenuto a segnalarlo tempestivamente. Infine, l’autore eviterà di proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una collana, in caso contrario lo segnalerà chiaramente alla redazione.

L’autore garantisce la corretta attribuzione della titolarità autoriale a tutte le persone coinvolte nel processo di stesura del contributo e si impegna a citare correttamente tutte le fonti su cui si basa il lavoro. L’autore garantisce di aver ottenuto l’autorizzazione all’uso di opere di terzi incluse nel proprio contributo, tra cui ad esempio le immagini, di cui ne assume la piena responsabilità. Nell’ipotesi di impiego di immagini ottenute tramite l’uso di Intelligenze Artificiali Generative, si rimanda a quanto riportato nella sezione Utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Il Corresponding Author è l’autore che propone il testo alla collana ed è il contatto principale con la redazione. Deve individuare tutti i co-autori che abbiano contribuito in modo significativo e sostanziale, verificando che nessuno dei co-autori sia escluso e che ne sia attribuita correttamente l’autorialità. Il Corresponding Author garantisce inoltre che tutti i co-autori siano correttamente inclusi e descritti nella proposta di testo inviata alla collana. Deve infine assicurare che tutti i co-autori abbiano visto e approvato la versione finale del testo acconsentendo alla pubblicazione.

Se, in seguito alla pubblicazione, l’autore individua un errore o un’inesattezza nel proprio testo è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla redazione, rendendosi disponibile e collaborando con quest’ultima per la correzione del testo. Si veda la sezione sulla Gestione di errori e negligenze.

La redazione si impegna a seguire i diagrammi di flusso predisposti dal COPE per la gestione delle richieste di aggiunta o rimozione di autori di una proposta o di un testo già pubblicato. La redazione sorveglia e interviene nel caso di sospetti problemi di autorialità quali lo scambio di autori, la rimozione, il ghost writing etc.

L’autore inoltre si impegna a una gestione FAIR dei dati della ricerca associati al contributo sottoposto alla collana. Si veda la Data Policy del servizio Alma Diamond Books.

6 Procedure per la pubblicità del dibattito successivo alla pubblicazione

Ogni redazione si impegna a creare spazi per la valorizzazione del dibattito scientifico successivo alla pubblicazione dei contributi della collana, prevendendo la possibilità di pubblicare note o lettere di risposta. A questo proposito, la redazione può impiegare strumenti per favorire il dibattito successivo alla pubblicazione, quali la creazione di eventi e iniziative pubbliche, o la predisposizione di apposite sezioni sul sito della collana.

Tutti i lettori possono far pervenire alla redazione contributi e riflessioni scrivendo al contatto principale nella sezione “Contatti” sul sito della collana.

7 Gestione di errori e negligenze

Autori, revisori e terzi sono invitati a segnalare ogni problema, errore o deviazione dagli standard etici al contatto principale della redazione, indicato in ciascuna collana. Se coinvolti nelle verifiche su potenziali problemi, verranno sempre contattati e avranno sempre diritto di esprimere il proprio parere, rispondendo con prontezza e accuratezza alle richieste di approfondimento.

La redazione e il Servizio agiranno prontamente in caso di errori e negligenze, sia sospette che comprovate. Verificheranno con attenzione ogni segnalazione o reclamo, proveniente da autori, revisori o persone terze, anche in forma anonima purché circostanziati. Nel farlo seguiranno le raccomandazioni, linee guida e i diagrammi di flusso previsti dal COPE.

Tra le possibili deviazioni dal Codice etico troviamo ad esempio:

  • l’appropriazione di lavori e idee altrui, ossia plagio e violazione di diritto d’autore;

  • alterazioni e informazioni errate riguardo all’autorialità, quali omissioni o aggiunte indebite tra gli autori;

  • errori, manipolazioni e frodi nei dati e nei risultati della ricerca;

  • mancata trasparenza su possibili conflitti di interessi per le varie parti coinvolte;

  • violazione dell’anonimato e della riservatezza nel processo di peer review;

  • manipolazioni, parzialità e comportamenti inappropriati durante il flusso editoriale;

  • problemi etici riguardanti lo svolgimento della ricerca;

  • ripubblicazione di ricerca già edita e tentativi di manipolazione delle citazioni.

Queste e altre casistiche saranno gestite sia che siano dovute a errori, sviste e distrazione, sia che originino da malafede e atti deliberati.

La redazione, in collaborazione con il Servizio, assumerà tutte le iniziative necessarie a indagare e correggere la deviazione dal Codice etico e dagli standard di qualità.

7.1 Correzioni e interventi su materiale pubblicato

La redazione, in collaborazione con il Servizio, potrà intervenire sul materiale già pubblicato seguendo i criteri di trasparenza e rendicontabilità, rifacendosi in questo alle linee guida e ai diagrammi di flusso predisposti dal COPE nonché ai criteri indicati da Crossref per CrossMark.

Gli interventi possono avvenire tramite note di correzione (erratum o corrigendum), addendum, lettere di spiegazioni o manifestazioni di preoccupazione (expression of concern).

La direzione e/o comitato direttivo valuterà, d’accordo con l’autore e in collaborazione con il Servizio, di procedere con note o avvisi di:

  • corrigendum, per indicare una correzione derivante da errori già presenti nel manoscritto originale o comunque di responsabilità dell’autore;

  • erratum, per indicare una correzione derivante da errori nel processo redazionale;

  • addendum, per indicare una integrazione di contenuti rilevanti la cui mancanza non invalida il risultato scientifico.

In tutti i casi il testo pubblicato potrà anche essere corretto direttamente nel file di pubblicazione del testo (Version of Record), preservando la versione originale e indicando la data di correzione e un rimando all’avviso di corrigendum/erratum/addendum, che sarà reso pubblico contestualmente alla correzione. L’avviso sarà pubblicato nel primo fascicolo ordinario utile e temporaneamente tramite la funzione degli annunci. L’avviso conterrà una precisa descrizione delle motivazioni dell’intervento e delle modifiche occorse.

Le sole eccezioni ammesse all’obbligo di notifica delle modifiche ai file di pubblicazione riguardano minimi errori tipografici che non alterano il contenuto scientifico né gli elementi identificativi del materiale.

Lettere di spiegazioni e manifestazioni di preoccupazione (expression of concern) sono strumenti a disposizione di autori, redazione e terzi per dare pubblicità a criticità e deviazioni dal Codice etico, anche in assenza di correzioni.

La direzione e/o comitato direttivo valuta la pubblicazione di queste lettere in base all’appropriatezza dei loro contenuti (es: evitando contenuti diffamatori o accuse ambigue e non provate).

7.2 Ritiro di un lavoro

Nei casi più gravi un testo pubblicato può essere ritrattato, temporaneamente o definitivamente. Una ritrattazione temporanea (temporary retraction) può essere decisa nel caso in cui emergano errori significativi nella descrizione e/o rappresentazione dei dati, portati all’attenzione della redazione e/o dell’autore dopo la pubblicazione. In questi casi, la direzione e/o comitato direttivo chiede all’autore di risolvere questi problemi e di presentare una nuova versione del testo. Se l’autore è disposto a farlo, la nuova versione del testo viene trattata come un nuovo invio e sottoposta a un nuovo ciclo di peer review. Il testo pubblicato viene sostituito da una nota di temporary retraction firmata dalla direzione e/o dagli autori e contenente un link al testo originale. Il testo originale viene mantenuto inalterato e contrassegnato con la dicitura “Non Citabile / Not Quotable” per motivi di trasparenza. Il nuovo testo, se accettato, viene pubblicato il prima possibile in un numero successivo della collana; se il testo nuovo non viene accettato oppure l’autore decide di non presentarlo o di ritirarlo (withdrawn), allora la ritrattazione diviene definitiva.

Un ritiro o ritrattazione (retraction) è sempre definitivo nei casi in cui derivi da gravi violazioni del Codice etico e da atti deliberati e in malafede; in questi casi il ritiro viene deciso dalla direzione e/o comitato direttivo della collana a seguito dell’istruttoria sul caso e comunicato agli autori. Il testo originale viene mantenuto inalterato e contrassegnato con la dicitura “Ritirato / Retracted” per motivi di trasparenza, a eccezione dei casi in cui il suo mantenimento online possa rappresentare un rischio per la collana e il Servizio o un danno per terzi, come ad esempio nel caso di estese violazioni del diritto d’autore o contenuti diffamatori. In ogni caso viene pubblicato un avviso di ritiro (retraction notice) che riporta le cause della decisione e la data in cui è stata presa. L’avviso sarà pubblicato nel primo fascicolo ordinario utile e temporaneamente tramite la funzione degli annunci.

8 Utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa

Il Servizio, tenendo conto dei recenti sviluppi nell’ambito delle Intelligenze Artificiali generative (o Generative Artificial Intelligence, di seguito IA generative), riconosce l’importanza di un principio di trasparenza e la necessità di definire buone prassi nell’uso di tali strumenti.

Nel presente documento il termine Intelligenza Artificiale generativa è utilizzato per descrivere gli strumenti impiegati per produrre testo e/o immagini sulla base di frasi input (o prompt), mentre non vengono prese in esame eventuali metodologie di ricerca basate genericamente sull’intelligenza artificiale come il machine learning (che si richiede comunque di dichiarare e documentare opportunamente).

Le presenti indicazioni valgono come linee guida per la gestione dell’uso di tali strumenti, suddivise sulla base del ruolo nel processo e della fase editoriale in cui vengono utilizzate.

Nella consapevolezza che il tema è attualmente oggetto di un ampio e complesso dibattito (che non può essere esaurito nell’ambito delle presenti indicazioni), il servizio Alma Diamond Books e le redazioni si impegnano ad aggiornare progressivamente queste linee guida, alla luce degli sviluppi tecnologici ed etici che interesseranno le tecnologie a disposizione della comunità scientifica.

8.1 Redazione

La redazione, nelle diverse fasi di gestione delle proposte, si impegna a non caricare i manoscritti ricevuti all’interno di software che utilizzino IA generativa, per non rischiare di compromettere la privacy, il diritto d’autore ed eventuali dati sensibili.

La redazione si impegna ad applicare le migliori pratiche di trasparenza per la gestione di contributi che facciano uso di contenuti prodotti tramite IA generativa, in particolare richiedendo agli autori una dichiarazione dedicata all’interno dei lavori.

8.2 Revisori

Ogni revisore nella fase di valutazione delle proposte, si impegna a non caricare i manoscritti ricevuti all’interno di software che utilizzino IA generativa, tenendo come riferimento le seguenti motivazioni:

  • la privacy, il diritto d’autore ed eventuali dati sensibili potrebbero essere compromessi nel processo;

  • le IA generative non presentano i criteri per poter avere una qualsiasi forma di responsabilità autoriale, che è invece richiesta per redigere un testo quale il giudizio all’interno di una peer review;

  • i modelli di IA generativa, in particolare se addestrati sulla base di dati le cui fonti non possono essere ricostruite, possono essere viziati da forme di pregiudizio che inquinerebbero il processo di peer review, inserendo nella valutazione dei bias di difficile identificazione.

8.3 Autori

Gli strumenti di IA generativa non possiedono i requisiti per l’autorialità, in quanto non si configurano come entità legali. I software basati su IA generative non possono legalmente dichiarare la presenza o l’assenza di conflitti di interessi, né gestire consapevolmente il diritto d’autore sulle opere. Per queste ragioni, la responsabilità dei contenuti prodotti e qualsiasi eventuale conseguenza derivante dalla pubblicazione dei contributi rimane in capo agli autori.

Gli autori che abbiano utilizzato uno o più strumenti di IA generativa nella stesura di un contributo (anche parzialmente), sono tenuti a segnalarlo in fase di proposta/submission. La dichiarazione dovrà esplicitare tutte le informazioni che possano essere utili a documentare il processo metodologico adottato e una seppur minima riproducibilità del risultato, ovvero: il nome e la versione del software impiegato; la data di utilizzo; i termini utilizzati (prompt) per generare il risultato; le finalità.

In merito all’inserimento nei testi di immagini prodotte con il supporto di tecnologie di IA generative, allo stato attuale (e in mancanza di informazioni sulle basi di dati tramite cui è avvenuta la generazione) sono da considerare come materiale già protetto da diritto d’autore: si raccomanda quindi di adottare i medesimi accorgimenti impiegati per l’uso di immagini già pubblicate con licenze restrittive. Resta comunque consigliabile fare ricorso alle immagini generate tramite questi strumenti solo se strettamente necessario ai fini della ricerca (ad esempio per esigenze dimostrative o metodologiche).


  1. come sintetizzato da Delon Human and Sev S. Fluss (2001): “Anche se la Dichiarazione di Helsinki è di competenza dell’Associazione Medica Mondiale, il documento deve essere considerato patrimonio di tutta l’umanità”. https://web.archive.org/web/20161006125255/http://www.wma.net/en/20activities/10ethics/10helsinki/draft_historical_contemporary_perspectives.pdf↩︎